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Europeo alla Società per l'Informazione e Media e sono state inviate alcuni milioni di email agli utenti internet italiani.
Per maggiori informazioni consultare il sito ufficiale:
http://www.messagenet.it/regoleperiptv/
L'Autorità delle Comunicazioni ha concluso da poco un procedimento chiamato analisi del mercato dei servizi di diffusione radiotelevisiva per la trasmissione di contenuti agli utenti finali, ovvero l'analisi del mercato televisivo.
L'Autorità Italiana per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha ritenuto che nel mercato della televisione via cavo non sussistano oggi posizioni dominanti e, di conseguenza, non siano necessari provvedimenti pro-competitivi per il prossimo futuro.
Le scriventi organizzazioni ritengono tale decisione profondamente lesiva non solo della concorrenza, ma anche della pluralità di informazione e delle libertà costituzionali.
Infatti, in Italia, televisione via cavo significa sostanzialmente IPTV, ovverosia televisione su protocollo IP portata a casa degli utenti attraverso le tecnologie della convergenza ed il cosiddetto accesso a larga banda. Un mercato, quello dell'accesso ADSL, nel quale Telecom Italia (TI) detiene oggi una quota superiore al 70%.
E' pertanto prevedibile che:
– i fornitori di contenuti, per raggiungere il maggior numero di utenti, useranno la "piattaforma" a larga banda dell'operatore dominante e quindi – gli utenti finali, per accedere al maggior numero di contenuti, tenderanno a concentrarsi sulla rete larga banda della stessa Telecom Italia.
Una situazione diametralmente opposta all'Internet che tutti conosciamo ed apprezziamo che consente a chiunque di accedere a qualunque contenuto a prescindere dal fornitore di accesso utilizzato.
Il monopolista di fatto nel mercato dell'accesso alla rete, estenderebbe così il controllo dalla rete di accesso alla IPTV e ai relativi contenuti, anche informativi.
Le scriventi organizzazioni ritengono viceversa che tutti gli utenti a larga banda debbano poter scegliere liberamente e disgiuntamente i propri fornitori di accesso, di contenuti e di servizi larga banda e per questa ragione ha inviato al Commissario Europeo per la Società dell'Informazione ed i Media, S.E. Viviane Reding la mail in allegato.
Questo obiettivo può essere facilmente raggiunto imponendo e facendo rispettare, come è nei poteri dell'Autorità, due semplici regole: il soggetto che detiene a monte un rilevante potere di mercato nell'accesso larga banda deve essere obbligato ad interconnettere, ai diversi livelli, la sua rete di distribuzione dei contenuti con quelle
dei concorrenti, e deve essere fatto rispettare, anche per la rete di distribuzione di contenuti IPTV la regola, già in vigore per le altre piattaforme televisive, di separazione strutturale tra la rete e contenuti.
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Inoltre sottoscrivi anche tu L'appello per la libertà di televisione via Internet pubblicato su http://www.messagenet.it/regoleperiptv/
(fonte: email e articolo preso dal sito http://www.messagenet.it/regoleperiptv/)
Maurizio Gotta
Presidente Anti Digital Divide (http://www.antidigitaldivide.org/)
Matteo Fici
Presidente Assoprovider (http://www.assoprovider.it/) |